Net Sourcer

Il blog di Alessandro Palmisano



mercoledì, novembre 30, 2005

Comunicazione aziendale

Non mi importa molto il risultato. Neanche se è alto. Ma mi ha sorpreso piacevolmente scoprire che, tra le letture didattiche consigliate per l'esame, c'è del materiale scritto da un amico.

E che la docente abbia da ridire su alcuni miei comportamenti è ben poca cosa da parte mia, rispetto all'insegnare che, all'alba del 2006, le BBS sono uno strumento per la comunicazione interna. O non essere in grado di fare un esempio di marca-ombrello o marca-prodotto dinanzi a un'aula di 200 persone. E non puoi adottare le fotocopie di un libro degli anni Ottanta, come supporto didattico, per una materia che cambia alla velocità a cui fluiscono i bit.

Usare, mettere a punto, sperimentare nuove forme di comunicazione, essere dentro alla rivoluzione digitale è una cosa straordinaria. Volente o nolente, per una grande serie di coincidenze, mi ci sono trovato dentro e ne sono stato travolto, altrimenti non sarei qui a scrivere. Da fuori sembra poco, ma la ritengo una grande fortuna.

E ciò mi ha indotto a cambiare il mio ambito di studi, abbandonando, dopo due anni, un corso di Economia caratterizzato da numeri, leggi sul collegio sindacale, tax planning indici e partite doppie. Confermo l'inutilità, per certi versi, di alcuni corsi universitari. Il learning by doing, nell'ambito del marketing, è qualcosa che vale 10, 20, 50 volte in più rispetto a un corso basato su lucidi ed esempi triti e ritriti.

Perché non si insegna a realizzare un business plan? Perché non si spiega cosa sono i Google Adsense? Perché del web marketing ne viene data solo una definizione senza cognizione di causa?

La risposta non sarà nella valutazione che assegneranno al mio scritto. La verità è che, nelle materie come questa, la differenza esistente tra un 18 e un 30 e lode sta nel numero di definizioni che lo studente riesce a buttare a memoria. Senza un minimo risvolto pratico.

Se Lei mi legge, mi abbassi pure il voto. Almeno saprò che la mia comunicazione ha funzionato.

sabato, novembre 26, 2005

La solita solfa

Da fine novembre a fine dicembre quali sono le news preferite dai mass media? Ne ho un'idea. Prendiamo, ad esempio, "Il Giorno":

"Meno regali sotto l'albero di Natale per gli italiani che quest'anno tirano la cinghia. La tredicesima verrà spesa soprattutto per pagare i debiti. Nonostante le tredicesime aumentino quest'anno di 443 milioni di euro, per un totale di circa 31,5 miliardi, la spesa per gli acquisti natalizi sarà di 15,7 miliardi di euro, 547 milioni in meno rispetto al 2004. I primi a diminuire saranno proprio i regali".

Ecco la prima sfilza stagionale di dati e statistiche relativi ad usi e consumi degli italiani. Pur non essendo un veggente, prevedo che a breve avremo le seguenti notizie :

- la spesa per la cena della Vigilia di Natale e annesso pranzo del 25: sarà in calo del tot percento;

- la spesa per i regali: saranno privilegiati i giochi hi tech, a discapito dei trenini e dei puzzle: ma sara' in calo;

- la spesa in botti di fine anno: tipicamente in rialzo. Dato che di boom economico dell'Italia non se ne parla, che ci concedano almeno un boom pirotecnico, no?

- la spesa media per il veglione di Capodanno: in calo del tot % ma gli esperti sono ottimisti per la ripresa del terzo trimestre del 2006;

Che Paese monotono.

giovedì, novembre 24, 2005

La mano invisibile non esiste

Quando si parla di mercati e di capitalismo selvaggio (o di turbocapitalismo internettiano), spesso si sente parlare della cosiddetta (e spesso maledetta) "Mano invisibile" che tutto muove. Questo concetto fu introdotto nel Settecento dall'economista che è stato uno dei pilastri della storia economica, Adam Smith.
"Ogni individuo si sforza di impiegare il proprio capitale in modo che il suo prodotto possa essere di grandissimo valore. Generalmente, non intende né promuovere il pubblico interesse, né sa quanto lo sta promuovendo. Si prefigge solo la sua sicurezza, solo il suo guadagno. In ciò è guidato da una mano invisibile per prefiggersi un fine, che non ha nessun interesse della sua intenzione. Perseguendo il suo interesse spesso promuove quello della società più efficacemente di quando realmente intenda promuoverlo".

- Adam Smith ne "La ricchezza delle nazioni", 1776

Questo, sinteticamente, il pensiero economico di Adam Smith. Dal punto di vista quantitativo, alla base delle teorie di Smith vi è il "Teorema della mano invisibile". Tale teorema sostiene che, in condizioni di equilibrio concorrenziale, valgono le seguenti conseguenze:

• La produzione consente di offrire tutte quelle merci che i consumatori domandano.

• I metodi produttivi sono quelli più efficienti.

• I prezzi pagati sono i più bassi possibile.

Tuttavia Smith non ha mai dimostrato né che quell'equilibrio esiste, nè che è stabile. Anzi, a distanza di due secoli, l'economista Herbert Scarf ha matematicamente dimostrato l'inesattezza di questa teoria. Tramite una generalizzazione del metodo ad insiemi di vettori ad n dimensioni, e basandosi sugli risultati del teorema di Arrow, l'economista Herbert Scarf ha mostrato, nel 1962, l'inesistenza della mano invisibile per mercati con più di due beni i cui prezzi siano interdipendenti.

mercoledì, novembre 23, 2005

Le ultime parole famose...

"La Borsa sembra essere destinata a mantenersi indefinitamente sulle vette raggiunte".

Irving Fisher, Professore di Economia, Yale University, 1929

sabato, novembre 19, 2005

Politica

"Il vizio innato del capitalismo è la diseguale suddivisione delle fortune. La virtù innata del socialismo è l'uguale divisione della miseria".

- Winston Churchill -

Resto fermamente convinto che la verità stia nel mezzo. Probabilmente continuerò a non votare. Chiaramente molti attaccano fortemente questa mia scelta. Ma nessuno ha ancora distrutto il teorema di Arrow: "Se un gruppo di cittadini votanti comprende almeno due individui e l'insieme delle alternative possibili almeno tre opzioni, non è possibile costruire una funzione di scelta sociale che soddisfi al contempo tutti i requisiti sopra".

Arrow ha ampiamente dimostrato, sorprendetemente, l'impossibilità della democrazia rappresentativa, basata sui principi che solitamente sono considerati alla base della democrazia stessa: uguaglianza dei voti, univocità della scelta, certezza del risultato. Per chi fosse interessato alla dimostrazione logica: http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_dell'impossibilità_di_Arrow

giovedì, novembre 17, 2005

Ascesso al sito

Con l'avvicinarsi del Natale, come ogni anno, le società di sales promotion si attivano per trovare "manodopera giovanile". In Italia, il recruiting di promoter Apple è affidato alla società Instore Srl, con la quale ho collaborato quando ancora non avevano un sito web. Ora, per la felicità degli aspiranti promoter a caccia di informazioni, il sito c'è:

http://www.in-store.it

domenica, novembre 13, 2005

Sensi e controsensi

I motori di ricerca più famosi della Rete, come Google e Overture, vedono una parte consistente dei propri ricavi derivare dagli annunci testuali. Questi ultimi, sono diventati anche un mezzo molto democratico per far raggranellare qualche euro al mese a piccole realtà on line, quali blog indipendenti e piccoli siti. Google ed Overture sono chiaramente due acerrimi competitors. Potresti immaginarti di tutto, ma non che il secondo diventasse cliente del primo, acquistando degli annunci per pubblicizzare un servizio concorrente. AdSense?

venerdì, novembre 11, 2005

Sex marketing

Corso di marketing al femminile

1) Ti trovi ad una festa e vedi un uomo molto
affascinante. Ti avvicini a lui e gli dici: "Sono un
fenomeno a letto." Questo è Marketing Diretto.

2) Ti trovi ad una festa con un gruppo di amici e
vedete un uomo molto affascinante. Uno dei tuoi amici
gli si avvicina e gli dice: "Quella donna li' è un
fenomeno a letto." Questa è Pubblicità.

3) Ti trovi ad una festa e vedi un uomo molto
affascinante. Gli chiedi il suo numero di cellulare.
Il giorno dopo lo chiami e gli dici: "Sono un fenomeno
a letto." Questo è Telemarketing.

4) Ti trovi ad una festa e vedi un uomo molto
affascinante. Lo riconosci. Ti avvicini a lui, gli
rinfreschi la memoria e gli dici: "Ti ricordi come
sono brava a letto?". Questo è Customer Relationship Management.

5) Ti trovi ad una festa e vedi un uomo molto
affascinante. Ti alzi, ti sistemi i vestiti, ti
avvicini a lui e gli offri un bicchiere. Gli dici come
Ë buono il suo profumo, ti complimenti con lui per il
suo completo, gli offri una sigaretta e gli dici: "Sono un fenomeno a letto. "Questo è Public Relation.

6) Ti trovi ad una festa e vedi un uomo molto
affascinante. Ti avvicini a lui e gli dici: "Sono un
fenomeno a letto.", e in più, gli fai vedere una
tetta. Questo è Merchandising.

7) Ti trovi ad una festa e vedi un uomo molto
affascinante. Ti si avvicina e ti dice: "Ho sentito in
giro che sei un fenomeno a letto." Questo è
Branding
.


Corso di marketing al maschile

1) Ti trovi ad una festa e vedi una bella sventola. Ti
avvicini a lei e dici: "Sono un fenomeno a letto e
resisto tutta la notte senza fermarmi..."

Questa è pubblicità ingannevole, ed è punita dalla
legge.

giovedì, novembre 10, 2005

Linguaggio

"La povertà di linguaggio rende deboli: rischia di farci diventare schiavi delle idee altrui"

Giorgio Barberi Squarotti

mercoledì, novembre 09, 2005

Quel filosofo cyberpunk...


È l'economista e il filosofo il cui pensiero è tra i più ascoltati dai capi di governo di tutto il mondo. È colui che, già in tempi non sospetti ha capito come Internet avrebbe cambiato l'economia e cambiato le nostre vite. È l'autore de "L'era dell'accesso", un best seller del 2000. È strenuo sostenitore della rivoluzione energetica basata sull'idrogeno. Sto parlando di Jeremy Rifkin, che l'amico Lele Dainesi ha avuto il piacere di intervistare per Key4Biz.


Trovate l'intervista in formato mp3 al seguente link:

http://www.key4biz.it/Canale_PodCast/index.htm

martedì, novembre 08, 2005

Le leggi del net-value: la legge di Reed

E veniamo alla legge di Reed:

"Il valore di una rete, Internet in particolare, cresce in modo esponenziale se associato a gruppi con interessi comuni, che condividono idee, interessi, obiettivi e che abbiano un senso di appartenenza".

Con lo sviluppo delle Internet Community è il valore della rete esponenziale. E molte start up della Net Economy hanno fondato il proprio successo su questa legge.

lunedì, novembre 07, 2005

Le leggi del net-value: la legge di Metcalfe

La seconda legge è quella di Metcalfe.

"Il valore di un sistema di comunicazione cresce con il quadrato del numero di persone collegate".

Esempio calzante è quello dei fax. Se consideriamo una macchina fax da sola, capiamo che è perfettamente inutile. Ma con il suo diffondersi, il suo valore si moltiplica in funzione delle persone che inviano e ricevono fax.

domenica, novembre 06, 2005

Le leggi del net-value: la legge di Sarnoff

Parliamo di net sourcing vero e proprio quest'oggi, ossia di creazione di risorse dalla Rete. Alla base della net economy, vi sono tre leggi che consentono di capire, a livello teorico molto semplificato, le modalità con cui la Rete genera risorse e, quindi, valore.

La prima legge che analizzeremo è la legge di Sarnoff. Questa è una legge legata a media quali la televisione e la radio, che afferma:

"Il valore di una rete di broadcasting è direttamente proporzionale al numero degli utenti. Più persone sono collegate, maggiore e' il valore della rete".

È uno degli assiomi sui quali si basa la compravendita della pubblicità. Secondo questa legge, il valore di una rete è lineare. Pensiamo al caso di una impresa che pubblica on line il listino prezzi del proprio catalogo prodotti. L'azienda fa in questo modo una comunicazione di tipo one to many.

Gemellaggio internettiano

Quanto può valere riuscire ad incontrare l'anima gemella? Non ha prezzo, direte voi.

Prendete Meetic: miliardi di pagine viste, milioni di iscritti, migliaia di abbonati paganti, decine di siti localizzati, un'unica società. Che si è quotata in Borsa ed è stata valutata qualcosa come quattrocentomilionidieuro, pari a circa settecentottantamiliardi del vecchio conio.

I dipendenti, in proporzione, sono pochi, il traffico di informazione, enorme. Siamo talmente abituati a questo tipo di strumenti che non ci rendiamo neanche conto della loro potenza. Ti fanno giocare il ruolo del Fato. E tu puoi predeterminarti il partner.

E voglio un filosofo cyberpunk per dibattere queste implicazioni.

sabato, novembre 05, 2005

gDisk

Hai una casella GMail ma non un account .mac? gDisk unisce la gratuitià di GMail alla capienza di un account .mac e ti consente di avere un disco remoto in qualsiasi momento, accessibile da ogni luogo.

L'interfaccia è quella semplice, tipica dei software Apple, e ricorda molti software di FTP in circolazione.
Ah, è pure donation-ware. Se lo usi, ti piace e risponde alle tue esigenze, donare 10 dollari all'autore non ti manderà in rovina :)

http://gdisk.sourceforge.net/

venerdì, novembre 04, 2005

Di quel cugino che non sapevo

Vacanze di Natale 2003. Sul forum del portale Mac che gestisco, noto che l'ultimo iscritto utilizza come nick name esattamente il suo nome e cognome. Noto subito che questo ragazzo porta lo stesso cognome di mia madre. A saperne di più ci vuol poco.

Leggo il suo profilo e mi segno il suo contatto AIM, cosi' da poterlo contattare su iChat. In breve tempo scopro che siamo cugini di terzo grado o giù di lì, che appartiene al mio ceppo di famiglia che è rimasta insediata in Sud Italia. Che siamo quasi coetanei. Che studia come me economia. Che si occupa anch'egli di web. Che siamo entrambi Mac user.

Le vie della Rete sono infinite. :)

L'Italia lenta e la nascita di questo blog

L'attesa dal parrucchiere può sembrare il momento con annesso il luogo meno adatto per concepire la nascita di un nuovo blog. Eppure se ora siete a leggere questi bit sotto forma di parole, lo dovete proprio a una ispirazione nata dal parrucchiere che frequento per la seconda volta assoluto, e che probabilmente cambierò, vista la scarsa attenzione per il cliente. Se fosse un'azienda avrebbe un pessimo giudizio sul suo metodo di CRM. A meno che non si consideri normale trovarsi solo in attesa del barbiere di Siviglia che "è uscito a fare le ricette per le medicine", secondo quanto dichiara la figlia poco più che ventenne, con figlia a carico di 4-5 anni e fratello quattordicenne annesso. Ora, non ci sarebbe niente di male se non mi fossi dovuto sorbire, involontariamente, vita morte e miracoli di questa famiglia, raccontati dal punto di vista dei figli. Dalla nuova fiamma del padre separato, ai piani per il suo week end... Il barbiere di sfiducia arriva con calma dopo 20 minuti. Ma non entrerà in servizio prima di altri 5 minuti, tutti dedicati alla trattativa della paghetta settimanale con il figlio (alla quale non cede!), che ci deve pagare l'abbonamento ATM... Per un taglio decente mi ci è voluta un'ora e mezza. Ma credete che sia stato un taglio privo di interruzioni? Eh no perché il processo è stato interrotto almeno 4 volte da un signore occhialuto e panciuto (il suo commercialista?) che sbraita in negozio , additando scarsa attenzione prestata dal barbiere al pagamento di imposte al fisco. Nel frattempo un altro cliente entra e si siede in attesa del suo turno... Finita con il commercialista è la volta di un'altra chiacchierata incazzosa con i figli che nel frattempo sono ritornati. Come se non bastasse, ai figli si aggiunge il genero (quello che non rispondeva al cellulare) e un altro fuori di testa che si avvicina al tagliatore di capelli, con un faire da beggar e dice "mi scusi lei!!! sa se in zona c'è un parrucchiere buono?? sa' sono tutti un po' fetenti!". Insomma, nell'arco di poco otto persone riempiono il negozio e sono spettatori dell'operazione chirurgica sulla mia chioma, che non prosegue, dato che il padrone di bottega è amabilmente impegnato in chiacchiere con i famigliari. Il cliente seduto in attesa del suo turno, dapprima tossisce innervosito, in seguito la tosse si trasforma in fischiettio stizzito, fino al suo prendere la giacca e tornare a casa... finalmente prosegue il lavoro sui miei capelli, quand'ecco che una telefonata giunge sul cellulare del barbiere di Siviglia, che risponde e prosegue in modi particolarmente coloriti... il mio timpano è salvo per miracolo. È l'allenatore del pallone (si come il film trash di Lino Banfi ;)) che sta per arrivare a ritirare il figlio per gli allenamenti... Un'altra bella pausa di 5 minuti per lui e per me che me sto con un taglio da ultimo dei Mohicani nel frattempo. Lo spazio temporale di tre sforbiciate ed ecco che un signore sulla sessantina irrompe in negozio e inizia a parlare delle partite di viste su Sky, di cui scopro che il mio (ex?) barbiere è felice abbonato... salvo poi concordare con me sullo _sky_fo del calcio moderno, tra mazzette, cifre da capogiro, doping e chi più ne ha più ne metta. Coerenza mia dove stai? Ero il cliente e quindi "ho sempre ragione", ma la ragione ce l'aveva anche il povero cinquantenne seduto in attesa del suo turno.

È l'Italia lenta. Dove il tuo barbiere si incazza perché il biglietto dell'autobus per la scuola del figlio costa troppo, ma poi tutta la famiglia ha il cellulare ultima moda. Dove l'esercente non paga le tasse ma l'abbonamento a SKY per le partite viene prima di tutto. È l'Italia dove il calcio è preso troppo seriamente e dove sarebbe anche l'ora di finirla e leggersi un po' di wikipedia. Che è dannatamente rock.

Perché un blog?

Scrivo già in parecchi punti della Rete. Ma, a parte le mie interminabili chat con i contatti della mia altrettanto interminabile buddy list, non ho mai pensato ad uno spazio per esprimermi in completa libertà, su argomenti svariati. Qui tutto quello che tratterò avrà un fondo di relazione con la Rete, con il digitale, con il marketing, con l'economia, con i tempi che cambiano, con lo stile di vita digitale. Con un taglio personale dal mio punto di vista. Che con la Rete ci sono cresciuto e ci cresco ogni giorno. Dalle BBS al podcasting, tutto su Mac, da System 7 a Tiger. Buona lettura :)