Di ritorno dalla Cisco Expo 2007
Location molto bella ed organizzazione perfetta, non c'è che dire. Sessione mattutina aperta dal sindaco di Milano Moratti, e sapientemente moderata dal direttore del TG1 Gianni Riotta. Belli in particolare gli interventi di Artom (come è arretrato il venture capital in Italia!) e Marina Salomon (che si scaglia con grande verve contro il sistema dell'istruzione universitaria italiota), ma per noi blogger la sessione pomeridiana moderata da Lele Dainesi l'ha fatta da padrone.
La tavola rotonda pomeridiana ha inizio alle 14.30 ed è dedicata al social networking, ai nuovi media e al web 2.0. Il panel è composto da blogger di spicco a livello nazionale, come Luca Conti e Paolo Valdemarin e da giornalisti del calibro di Jeff Israely del Time. All'inzio del dibattito viene fatto un riassunto su ciò che è stato il fenomeno del web 2.0 e quali sono e chi ne sono stati i protagonisti, oltre ovviamente a tutti noi utenti, come ha celebrato il Time: il personaggio dell'anno 2006 sei stato infatti tu, comune utente della Rete. Il 2006 è stato forse l'anno in cui è esploso il fenomeno del web 2.0, caratterizzato inoltre dall'acquisizione di YouTube da parte di Google per la colossale cifra di 1,65 miliardi di dollari; scopo: arrivare ad offrire all'utente (che è anche regista) finale un nuovo modello di TV .
Negli ultimi anni c'è stata una vera e propria simbiosi tra i media e i blog e sono nati una serie di strumenti per facilitare le persone comuni ad avere un ruolo attivo su Internet. Oggi davanti al computer di casa o al portatile; tra non troppo tempo, Internet sarà pervasivo e coinvolgerà ogni aspetto della nostra vita. E se non dovesse bastarci, potremo sempre vivere una seconda vita, virtuale su Second Life. Questa community-videogioco è in realtà anche un grande business dove si scambia denaro vero: basti pensare che il prodotto interno lordo giornaliero di Second Life ammonta a 600 mila dollari. E sempre più aziende investono per avere visiblità all'interno di questo mondo virtuale. Se oggi la maggior parte dei brand apre retail stores virtuali per avere copertura mediatica cosi' come si aprivano i siti web 10 anni fa, bisognerà chiedersi cosa sarà di Second Life tra 5 anni: un second business o una bolla?
Ultima mezz'ora prima dei workshop verticali (peccato fossero paralleli, imponendo un aut-aut) dedicata al dibattito tra e con il pubblico. Da buon blogger in prima fila rompo il ghiaccio con un breve intervento che pone l'accento sul discorso della net neutrality e sulla concentrazione: giganti come AOL e Google continuano imperterriti la loro miriade di acquisizioni, consolidando le loro posizioni. Arriveremo a un futuro oligopolio dove una manciata di aziende controlleranno tutta le Rete e le infrastrutture usate dagli utenti? Mi risponde alla grande Stefano Quintarelli con un intervento che valeva davvero la pena trascrivere per intero (magari qualche blogger lo ha fatto), ma ne cito la parte piu' interessante ricavata dai miei appunti:
"In Italia la liberalizzazione della farina ha avuto l'effetto di avere soltanto più fornai che erano comunque costretti a comprare la stessa farina da Telecom Italia. Da noi è semplicemente stato privatizzato il monopolio della farina e dei fornai prima ancora di creare concorrenza del mercato. Bisognava prima creare concorrenza e poi liberalizzare,;con l'effetto, però, che avremmo dovuto tassare di piu' individui e aziende per entrare in Europa. "
Come vedete, partendo dal social networking, ci siamo trovati a parlare di temi caldi, più attuali che mai e di non facile risoluzione. Qualcuno fa una domanda, qualcun altro risponde dando del tu, qualcun altro ancora fa live blogging e condivide in tempo reale il tutto. E chi non era li' è come se lo fosse stato.
Benvenuti in un luogo dove la collaborazione è aperta a tutti, senza limiti d'età. Un luogo dove le persone di tutto il mondo si incontrano, cambiando il modo di lavorare, vivere, imparare. Dove gli incroci di conoscenze stanno reinventando tutto quello che ci circonda. E dove ogni singola opinione conta, perché ognuno di noi può dare il suo contributo. Tutto quello che serve è network. Update: a conferma di cio', segnalo che in queste ore l'intervento di Stefano è stato ripreso più volte da svariati blogger nostrani che hanno parlato del Cisco Expo sui rispettivi blog.
Su ilMac.net il reportage completo dell'evento.
Etichette: cisco expo, social networking, web 2.0
2 Comments:
Ottimo come sempre, palmy!
Bella recensione dell'evento, attendo quella dettagliata su ilMac allora :)
ho trovato il mio ononimo ahahahahahah
abbiamo stesso nome e cognome!!
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