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Il blog di Alessandro Palmisano



venerdì, dicembre 08, 2006

Il decalogo del buon investitore cassettista


Eseguire uno stock picking, ossia una selezione dei titoli da acquistare, con calma, ponderazione e soprattutto seguendo queste regole:

1) Scegliere azioni che siano poco di moda,

2) Che siano trascurate dal mercato

3) Che abbiano un rapporto p/e (Prezzo/Utili) inferiore a 15

4) Che abbiano un rapporto P/BV (Prezzo/Book Value) inferiore a 1,5

5) La cui capitalizzazione sia consistente, le cosiddette "medium" e "big cap"

6) Che distribuiscano un dividendo (questa regola è derogabile nel caso in cui stiamo per acquistare azioni hi-tech, che tendenzialmente reinvestono la totalità degli utili)

7) Che abbiano un ROI (Return On Investment) piuttosto elevato

8) Che presentino, all'interno del bilancio, uno stato patrimoniale solido e, nello specifico:

9) Che abbiano un indebitamento massimo pari al 50% del patrimonio netto

10) Chiudere le azioni accuratamente selezionate nel cassetto e perdere la chiave per 2-3 anni


Chi avesse applicato alla lettera questa strategia, che è molto à la Warren Buffet*, acquistando Apple quattro anni fa (quando vi erano tutte le condizioni di cui sopra) ad oggi si troverebbe con un capitale moltiplicato per quasi 13 volte.

Ma allora è così semplice? Assolutamente no. Occorre considerare anche quegli eventi esogeni, fuori dal controllo dell'azienda, ad esempio nel 2001 gli attentati alle Twin Towers, nel 2003 la guerra in Iraq, e nel 2005-06 l'ascesa irrefrenabile del petrolio. Tutti fattori che pesano sull'economia globale e che possono portare la psicologia dell'investitore ad un prematuro smobilizzo dei capitali investiti. Quindi direi che l'undicesima regola è la disciplina.

*Warren Buffet è, al momento, il secondo uomo più ricco del pianeta. A 8 anni comprava confezioni da 6 bottigliette di Coca-Cola per rivenderle al dettaglio nel suo quartiere. A 15 anni ha investito i risparmi accumulati lavorando come paper boy acquistando un piccolo terreno nel Nebraska. Tanti piccoli affari gli hanno consentito di accumulare, a 20 anni, 9.000 $: questi, investiti in Borsa, furono il pilastro per uno dei più incredibili casi di creazione di ricchezza degli ultimi secoli.

Ebbene, applicando il decalogo di regole suddetto su quel gruzzolo iniziale, oggi il signor Warren può contare su un patrimonio personale di oltre 40 miliardi di dollari. Più di quanti un uomo possa spenderne in 10, 100 vite. È così che ha deciso di dedicarsi alla filantropia, spogliandosi di qualche miliardo di dollari all'anno, che saranno devoluti alla fondazione Bill & Melinda Gates.

Negli anni '70, in un'intervista, dichiara: "Se qualcuno spera di cominciare il mestiere di investitore con un piccolo capitale, gli consiglio di fare esattamente ciò che ho fatto io all'inizio, ovvero imparare tutto su ciascuna delle aziende quotate in Borsa. Tale banca dati gli sarà terribilmente utile in seguito.""Ma", obietta il giornalista, "ci sono oltre 20 mila aziende quotate".
"Ebbene, cominci con la lettera A!"

2 Comments:

At 2:36 AM, Anonymous Anonimo said...

Quest'uomo allora è davvero un genio.... Ma il fattore C. quanto avra' contato in tutto cio'?

 
At 5:58 AM, Anonymous Anonimo said...

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