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Il blog di Alessandro Palmisano



domenica, gennaio 29, 2006

Jobs l'egoista

Dice Kahney su Wired: "Jobs non ha mai speso una parola su questioni sociali rilevanti, riservando i suoi doni di persuasione per vendere i prodotti Apple (…). Nel corso degli ultimi dieci e più anni, Jobs non è mai intervenuto su questioni sociali o politiche in cui crede, unica eccezione il dichiararsi fan di Bob Dylan".

L'articolo accusa Jobs di abusare dell'immagine di figure come Gandhi o Lennon all'unico scopo di vendere i Mac e il marchio Apple tramite la campagna Think Different. "Alla prova dei fatti, egli non è altro che un avido capitalista che ha ammassato un'oscena fortuna. È una vergogna. Sotto praticamente ogni punto di vista, Gates merita assai più di Jobs di essere esaltato come una rock star".

Senza nulla togliere alla beneficienza di Bill e Melinda Gates, (davvero una vagonata di miliardi), sta di fatto che per il presidente di Microsoft, aver costituito una fondazione ad hoc e comunicare di continuo tutte le iniziative, è una necessità in termini di immagine. Data la condizione di monopolio, insieme all'appoggio di Bush, questa è una delle poche soluzioni tampone per evitare lo split della società con conseguente strategia di demarketing.

Steve Jobs non ha di questi problemi con Apple, se fa beneficienza, noi non lo sappiamo. Sappiamo invece quali siano stati i suoi redditi dal 97 ad oggi. 1 $ l'anno da Apple e 8 $ dollari l'anno da Pixar. Più un Jet privato. Ovviamente a questo vanno aggiunte le azioni prese come premio. Ma in 6, Steve non ne ha ancora esercitata mezza (quindi non ha intascato nulla), quindi se togliamo l'aereo personale, negli ultimi sei anni, Steve ha avuto un reddito di 100 dollari circa.

Jobs accattone per la fusione con Disney? Ne fa una questione di potere. Ha scambiato il suo 51% di Pixar per il 6% di Disney, senza veder transitare neanche un dollaro. [Continua...]