YouTube - La storia
YouTube è un sito che consente agli utenti l'upload dei propri video e, da questo, la possiblità di condividerli con chiunque abbia accesso alla Rete.
La sua nascita risale al febbraio del 2005, i suoi padri fondatori furono tre ex dipendenti di PayPal: Chad Hurley (in veste di amministratore delegato), Steve Chen (responsabile tecnico) e Jawed Karim (con il ruolo di consigliere). I tre volenterosi ragazzi, per realizzare la loro idea hanno fatto leva sui finanziamenti forniti loro dal fondo Sequoia, una società di investimenti specializzata nel venture capital di iniziative legate al mondo del web. Si tratta dello stesso fondo che, nel 1998, ha fornito a Larry Page e Sergey Brin i fondi iniziali per dar vita al loro mostro sacro: Google. L'investimento che fu previsto per questa iniziativa web è stato pari a 11,5 milioni di dollari.
Chad Hurley è nato a Birdsboro, in Pennsylvania e si è diplomato nel 1995 alla Twin Valley High School di Elverson; in seguito ha conseguito una laurea in arte presso l'Indiana University. Il suo impiego più recente prima di divenire famoso è stato presso la divisione PayPal di eBay, dove è stato artefice del noto logotipo. Una volta iniziata l'avventura di YouTube, Hurley ha preso in carico l'aspetto dell'interfaccia grafica, spingendo per l'uso dei tag associati ai video.
Steve Chen è nato e cresciuto in Taiwan fino all'età di 15 anni, quando la sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti. Ha frequentato, dapprima la John Hersey High School e in seguito ha proseguito gli studi in matematica e scienze presso l'università dell'Illinois. Come Hurley, è stato uno dei primi dipendenti di PayPal.
Nel giugno del 2006, i due sono stati annoverati tra le 50 persone più influenti dell'anno dalla prestigiosa rivista Business 2.0.
Jawed Karim è nato da madre tedesco-orientale e padre del Bangladesh, cresciuto in Germania e trasferitosi poi in Minnesota. Dopo aver partecipato alla nascita la società, ha preferito tornare studiare anziché sviluppare il servizio di condivisione dei video online. Lasciando così ai co-fondatori, Chad Hurley e Steve Chen, la maggior parte degli oneri e degli onori.
Per Karim, la cessione di YouTube è stato già il secondo colpo di fortuna. Alla fine del 2002, infatti, il leader delle aste su Internet eBay, aveva rilevato da lui PayPal, il sistema di pagamento elettronico che oggi ha conquistato il 50% degli utenti della casa d'aste e che è sempre più diffuso anche nel nostro Paese. La cessione di PayPal gli fruttò alcuni milioni di dollari che decise di investire subito con Hurley e Chen in un'ulteriore iniziativa imprenditoriale web-oriented. Dopo numerosi brainstorming, Karim ebbe l'idea di realizzare un sito dedito al video-sharing di contenuti prodotti dagli utenti stessi del portale. Tuttavia rifiutò qualunque ruolo operativo nella nuova iniziativa, limitandosi ad avere il ruolo di azionista di minoranza e di consigliere informale. Mentre YouTube giungeva sempre più spesso agli onori della cronaca, il giovane creativo ha deciso di intraprendere la strada del "back to school", iscrivendosi ad un Master in informatica presso la Stanford University.
I tre azionisti di riferimento sono usciti dalla struttura societaria (restandone però dipendenti) il 10 ottobre 2006, quando Google annunciò di aver concluso l'acquisizione del portale video per la colossale cifra di 1,65 miliardi di dollari. Mentre alcuni, con una vena sarcastica commenteranno che "dopo 6 anni dallo scoppio della bolla.com i miracoli accadono ancora", Hurley e Chen manderanno online un video che li ritrae euforici durante l'annuncio della colossale vendita, con tanto di ringraziamento alla platea di utenti. Somma soddisfazione anche per il fondo Sequoia che esce dall'affaire con una plusvalenza di oltre 480 milioni di dollari, in meno di due anni. Ricordando che Sequoia ha iniettato nell'impresa appena 11,5 milioni di dollari, capiamo come questa operazione si configura come una delle più grandi creazioni di valore nel mondo delle startup degli ultimi 5 anni. Al momento dell'acquisizione di YouTube da parte di Google, la società aveva appena 67 dipendenti. Dopo l'acquisizione, i vertici di Mountain View hanno dichiarato che nessuno dei dipendenti sarà licenziato e che il marchio resterà invariato.
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