Net Sourcer

Il blog di Alessandro Palmisano



lunedì, luglio 16, 2007

Uno sguardo al futuro - 4a parte

Qual è, dunque, il miglior metro di misura per il traffico di un sito web? Dipende. Se facciamo riferimento a cosa è importante per dare attenzione al nostro sito web, dobbiamo determinare quali siano i principali criteri da usare, caso per caso; e poi procedere a misurarli nel modo più accurato possibile. Per alcuni siti, il metro di riferimento sono il numero di sottoscrittori, per altri la percentuale di utenti paganti, per altri ancora il numero di file caricati ogni giorno e ancora, per taluni, ciò che sarà determinante saranno i ricavi.

Un altro metro di misura, forse quello che più si differenzia dagli altri, è il cosiddetto "time spent" o tempo trascorso dagli utenti sul sito.

Chi vuole ottenere visibilità on line non fa altro che lottare per accaparrarsi una risorsa scarsa. In economia, la risorsa più scarsa nel sistema, quella che ha un costo marginale più elevato sul mercato, è il denaro. Nel web 2.0, è l'attenzione della gente a scarseggiare. Benché essa sia in continua crescita a livello aggregato, dato che la popolazione on line aumenta mese dopo mese, resta comunque una sorta di bene non presente in abbondanza, per il quale si compete.

E qui entra in gioco il fattore tempo. Infatti, il tempo che l'utente trascorre interagendo con il nostro sito ci offre delle basi molto migliori per effettuare dei paragoni sulla nostra abilità o incapacità di attirare la sua attenzione. E tale valore è misurato molto meglio in questo modo rispetto all'utilizzo delle page view. Pensate al concetto di "time spent" applicato alla misurazione del successo di un sito di contenuti multimediali, e capirete il perché.

Non si cada però nell'errore di utilizzare unicamente questo metodo di misurazione. Così come è possibile "drogare" il numero di pagine viste strutturando il sito web in un certo modo, è possibile ottenere lo stesso effetto sulla grandezza "time spent"; oppure, se i vostri server sono particolarmente lenti, otterete questo risultato in modo accidentale e - molto probabilmente - involontario.

In sintesi, non vi è una via maestra per effetturare le misurazioni. Il trovare una metodologia per la valutazione del valore economico e/o mediatico di un sito web resta una sfida ancora aperta. Di certo siamo convinti di una cosa: se in futuro si troverà un metodo univoco per effettuare queste misurazioni, esso si baserà su una serie di grandezze pesate caso per caso. E, di certo, con il passare del tempo "accessi" e "pagine viste" perderanno via via importanza.