Net Sourcer

Il blog di Alessandro Palmisano



lunedì, settembre 10, 2007

Prestito 2.0 - zopa.com

Ciò che è sicuro è che il web 2.0, pervaderà molti più aspetti della nostra vita di quanto possiamo immaginare. Si è parlato, di comunicazione, di musica, di video, di scrittura, di scrittura condivisa, ma il meglio deve ancora venire. E così come i blog stanno e avranno sempre più impatto sul modo di concepire il giornalismo, è probabile che anche le banche dovranno modificare il loro modelli di business per fronteggiare il sistema dei prestiti peer-to-peer. La rivoluzione passa attraverso Internet e viene dall’Inghilterra: Zopa.com è un sito, di una società regolarmente iscritta al registro britannico delle società finanziarie, in cui i risparmiatori che hanno capitali da investire possono prestarli senza troppi problemi a chi ne ha bisogno; in questo modo si taglia fuori, almeno in parte, l'attività di intermediazione bancaria o delle società finanziarie, con il vantaggio di tassi d’interesse migliori rispetto alle medie di mercato, sia per chi presta sia per chi riceve denaro. L’idea è venuta a tre fondatori di Egg, banca online britannica, con il proposito di creare una specie di Ebay in cui anziché prodotti, si compra e vende denaro.

Zopa è un acronimo che sta per "Zone Of Possible Agreement", ossia "Zona di possibile accordo", ed è un'idea a cui fanno capo i fondatori di della banca online inglese Egg: il loro scopo è quello di creare una sorta di eBay all'interno del qualche, anziché prodotti, si scambia denaro.
È un'evoluzione di quello che si chiama "prestito sociale", un sistema più antico delle banche stesse.

Ma come funziona la procedura? Dopo essersi iscritti (per ora il servizio è attivo solo nel Regno Unito), si può accedere al sistema di prestiti: si inserisce la somma desiderata (fino a un massimo di 15.000 sterline), il periodo di pagamento e si ottiene il rapido calcolo del tasso a debito applicato.

Al momento dell’iscrizione, la posizione finanziaria di chi domanda denaro, viene valutata, sulla base della documentazione richiesta, da Equifax, che stabilisce d’accordo con Zopa il livello di affidabilità. Più si è solvibili, minore sarà il tasso, e viceversa; anche qui torna in gioco la reputazione dell'utente.

Dall’altra parte chi è interessato a concedere denaro a prestito può optare per una somma tra 500 e 25.000 sterline, stabilendo il tasso e il tempo per la restituzione; a questo punto il prestatore entra in concorrenza con gli altri utenti interessati alla stessa attività. Da un lato abbiamo quindi la domanda di capitale, dall'altro l'offerta: dall'incontro tra le due, Zopa assicura che chi presta potrà ottenere un guadagno ben più alto di quello offerto dagli investimenti bancari, e chi riceve dovrà pagare interessi meno esosi. Chiaramente è previsto anche un guadagno per Zopa: a tutte le transazioni è addebitata una percentuale fissa, pari allo 0,5%.

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