Tutte le strade portano a Roma
Sto bloggando poco, lo so e me ne rendo conto. Sono giorni e settimane molto piene. Ma forse c'è anche una motivazione di fondo. Benché io stia scrivendo di meno, continuo a leggere i blog altrui mediante il mio fido Vienna.
E a star zitto e a non partecipare, a volte cogli cose che, partecipando, non cogli. Sto parlando di quanto sia autoreferenziale la blogosfera italiana. Di sicuro, non sono il primo a lanciare questa considerazione/provocazione. Basta lanciare una ricerca.
Ma se fate avanti e indietro tra i blog un attimo seri, per intenderci, non quelli con lo sfondo di Hello Kitty, la canzone di Tiziano Ferro come colonna sonora, la tredicenne che narra della sua prima volta e di come i suoi non la capiscono, e l'amica che commenta con un "TVB". Dicevo, se diventate abituali utenti di blog che abbiano un minimo di contenuto informativo-divulgativo-culturale, qualsiasi sia il vostro punto di partenza, con una probabilità molto vicina a 1, incapperete in uno dei blog dei soliti noti:
Luca Conti, Paolo Valdemarin, Mauro Lupi, Lele Dainesi, Vittorio Zambardino, Massimo Mantellini, Vittorio Pasteris, Marco Montemagno e pochi altri.
Controprova off line: a qualunque evento/tavola rotonda/dibattito/echipiùnehapiùnemetta sul web 2.0 parteciperete, troverete come relatori almeno uno dei blogger di cui sopra. Che si citano a vicenda.
Provate e fatemi sapere.
A presto.
Etichette: autoreferenzialità, blog