Net Sourcer

Il blog di Alessandro Palmisano



lunedì, ottobre 30, 2006

Stickering: gli adesivi più visti a Milano - 1a parte


Il significato di questo adesivo, mi ha tormentato per settimane. Un giorno, preso dalla curiosità, mi sono detto: "proviamo a lanciare un ricerca su Google con la domanda-slogan che fa da didascalia ai tre omini figosi"... ed ecco che scopro, finalmente, cosa sia questa It's cool. Si tratta di una realtà che opera nel settore degli eventi. Li spezzetta, li gestisce, li ottimizza. Fa le cose per bene. È una grande realtà, come già dimostra il fatto che la struttura societaria è quella della SpA.

Tra i suoi clienti, Sky, Fujifilm e Baci&Abbracci. Credo che lo spirito e la coolness che questa azienda può infondere agli eventi da costruire attorno ai vostri prodotti, si possa già intuire dando un'occhiata alla sezione "Struttura"-->"Cool Team". Io credo di essermi preso una cotta per Miss Katios, ma non diteglielo :)

sabato, ottobre 28, 2006

Stickering: gli adesivi più visti a Milano

Nell'ambito dello street e guerrilla marketing, parte con oggi un mio dossier sul campo, alla scoperta di come queste leve di comunicazione a basso costo sia utilizzate indifferentemente da aziende di ogni dimensione e settore d'appartenenza. Che si tratti di piccole start-up nate tra i banchi universitari, che si tratti di iniziative atte a supportare il lancio di prodotti realizzati da grandi multinazionali, nelle prossime settimane, vi proporrò una full immersion all'interno del mondo del marketing non convenzionale

Let's get it started.

lunedì, ottobre 23, 2006

Buon Compleanno, iPod!

Marco Pini, su ilMac.net:

"Apple sarà una delle 10 compagnie Internet più redditizie dei prossimi 10 anni"

Steve Jobs, discorso al MacWord Expo, 5 Gennaio 2000

È con questa aggressiva dichiarazione che Apple annunciava la sua strategia per il rilancio dopo il ritorno del fondatore e il successo dell'iMac. Successivamente, esattamente 5 anni fa, veniva annunciato l'iPod. Nessuno capì allora l'importanza nè della dichiarazione nè dell'annuncio. Ma tutti erano stati informati delle strategie di Apple e quando qualcuno vi dice che neanche Steve Jobs credeva molto a quel piccolo parallelepipedo bianco con la musica dentro ricordate che lui ha sempre creduto molto in quello che faceva.

La strategia ha rischiato di cancellare Apple, la strategia la ha salvata: Jobs dopo gli errori di gioventù che lo portarono a essere espulso da Apple è cresciuto ed è tornato da grande stratega.

E oggi al centro delle sue strategie c'è l'Pod: buon Compleanno!

Avventure, disavventure e lieti fini tra ADSL e company

Giusto la scorsa settimana, stavo valutando di ritornare a Fastweb, dopo quasi tre anni dalla disavventura che ho raccontato su ilMac.net. Finalmente la famosa centralina è presente anche nel mio palazzo e, se decidessi di abbonarmi, oggi non dovrei avere alcun problema in caso di problemi tecnici. Prima di proseguire, un breve excursus: quell'articolo-denuncia sugli allora disservizi della società milanese è, tra i miei scritti, quello che creato di gran lunga il maggior feedback in questi tre anni. A spanne, ma senza esagerare, credo che da allora mi abbiano scritto circa 150 persone per chiedermi consigli, dritte, aiuti etc. Ce n'è di tutte i colori: da chi mi chiede due righe di conforto, a chi vuole il mio numero di telefono per contattarmi, passando per chi si accontenta di una chattata su MSN. Inizialmente rispondevo quasi sempre ma, ultimamente, per motivi di tempo non riesco a star dietro a tutti. E scusate se non posso farvi da customer care gratuito. Credo che le ragazze del 192.193 sappiano fare di meglio se avete problemi...

Tornando a noi, ultimamente la ADSL di Telecom Italia da 640 kbps cominciava a starmi a stretta. Spulciando sul sito di Fastweb, noto come offra Internet via fibra ottica (10 Mbps) e 5 ore di telefonate per 32 euro. Circa due giorni fa, contestualmente a questa temptation di tornare alla fibra, l'ADSL prende a fare le bizze e a smettere di funzionare per 10 ore in due giorni. Allora volo nella sezione "Abbonati on line" di Fastweb, ma sono bloccato dal fatto che ho alle calcagna una società di recupero crediti. Eh si, sono colpevole di non avere pagato la bolletta per due mesi di loro disservizio che mi ha causato, tra burocrazie, mancanza di linea e perdite di tempo, danni per qualche centinaio di euro, 4 anni fa. Li ho sistemati con un fax veemente e aspetto di vedere se ciò sarà sufficiente.

Ad ogni modo, oggi, la sorpresa. Mentre scarico l'aggiornamento di un software, vedo che Speedometer vola a oltre 200 KB/secondo, quando la mia ADSL non potrebbe superare gli 80 KB/s. Volo allora sul primo sito di bandwidth speed test che mi capita a tiro su Google. Dopo pochi secondi scopro che la mia linea è stata, gratuitamente, e senza alcuna richiesta, upgradata a ben 2 Mbit/secondo, con somma soddisfazione. È Telecom che si è decisa a tornare con offerte in linea con il mercato. Benché all'estero la banda larga costi ancora meno, ritengo più che accettabile pagare 19,9 euro al mese per 2 Mbit/sec. Direi che per inerzia e anche per via di questo upgrade, Fastweb non mi vedrà tra i suoi clienti ancora per un pezzo...

venerdì, ottobre 13, 2006

Net Sourcer: un anno dopo (o quasi)

Circa un anno fa registravo questo blog sul network blogspot. Non sapevo se ne avessi bisogno o meno, ma volevo provarlo, per esperimento. La pubblicazione di post è stata, sin da subito, incostante. Non è un lavoro, è forse un hobby, di sicuro una vetrina di sé stessi. Di quello che si fa, di quello che si pensa. Di cosa parla Net Sourcer? A dire il vero vorrei parlare di marketing (in tutte le sue declinazioni più contemporanee), tendenze della comunicazione digitale, finanza, aziende dot-com. Ma ho finito e finirò per parlare anche di altro. Guardandomi indietro di undici mesi, noto come Net Sourcer abbia toccato argomenti di ogni tipo: dalla microeconomia alla sociologia spicciola.

Butto un'occhiata sulle statistiche. Quelle di oggi sono un po' drogate (oltre cento curiosi sono passati di qui) per via del post sull'acquisizione di Splinder che Lele ha linkato su Mash-ups in Italy. In media, devo riconoscere di avere una media di 40 lettori affezionati, che mi sopportano anche via feed RSS :)

Divago un attimo poichè, mentre scrivo questo post, mi arriva un'e-mail da Guy Kawasaki: nei giorni scorsi l'ho definito "pecora nera" del venture capital, rispetto a quello che c'è in giro in questo settore, specie in Italia. Lui invece di esortarmi a completare la mia laurea in marketing, mi ha addirittura risposto compiaciuto per questo "positioning" che gli ho scherzosamente attribuito. Ed è qui che il web 2.0 mostra tutta la sua potenza. Ma dieci anni fa, ve lo immaginavate possibile che uno studente di marketing fuori-corso-e-consulente-web-per-caso come il sottoscritto, potesse avere un canale diretto con uno tra i più importanti venture capitalist del mondo?

Dada compra Splinder: i conti in tasca all'operazione

Dada SpA (gruppo RCS) ha reso noto di avere acquisito i marchi, l'infrastruttura e i circuiti di blog di Splinder e Motime. Insieme, i due network, gestiscono 220.000 blog. Gli utenti registrati sono 320.000; le pagine viste mensili, 35 milioni. Tipic, la società che ha lanciato i due circuiti, ha riportato nell'ultimo anno, ricavi pari a 90.000 euro, chiudendo l'esercizio in pareggio. Il gruppo internet italiano ha pagato, per questa acquisizione, 4,5 milioni di euro, a cui si sommeranno altri 450 mila euro, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi aziendali.

Alcuni mi dicono che il prezzo pagato è un'enormità, secondo altri è fin troppo basso.

Le cifre da cui partire le abbiamo, quindi facciamo due conti. Splinder+Motime sono stati pagati 50 volte il fatturato generato. Un'enormità secondo le medie aziendali canoniche. Eppure, sono convinto che Dada abbia fatto un ottimo affare: perchè?

Semplice. Se già oggi che i singoli blog del network non ospitano banner di nessun tipo, i revenues sono già a quota 90.000 euro, domani, quando si inserirà una minima forma di pubblicità su ognuno dei 220.000 blog, sotto forma di Google Adsense, (piuttosto che con la raccolta di e-adv più classica), i ricavi esploderanno. Se ogni singolo blog rendesse, su base annua, anche solo 3 euro in pubblicità, il network potrebbe contare su 660.000 euro di entrate extra; senza considerare il fatto che il numero di blog attivi è in costante aumento...

Un vero e proprio limone da spremere per Dada, che bada al medio-lungo periodo. Una soddisfazione per i fondatori (complimenti ragazzi!) che portano a casa una cifra di tutto rispetto. Chapeau.

giovedì, ottobre 12, 2006

Le false promozioni delle telecoms

Una delle regole base del marketing è che le promozioni, le offerte speciali e gli sconti su prodotti e/o servizi venduti, non devono mai protarsi troppo a lungo nel tempo. Pena un loro svilimento in termini di valore percepito da parte del consumatore. E ciò, è tanto più aggravato nel momento in cui anche i competitors propongono un'offerta identica alla vostra.

E allora mi spiegate perchè, non da uno, non da due, ma almeno da quattro anni, l'attivazione dell'ADSL è sempre gratis "fino al 31/x" ?

Coraggio gestori telefonici, potete fare di meglio. Siate più creativi, basta con queste false offerte. Tanto ormai si è capito che l'attivazione non la si pagherà mai. Tra non molto, probabilmente, sarete voi stesse, società telco a pagare i vostri utenti affinché abbiano accesso alla Rete e producano revenues con le partite di calcio che ti offre sul piatto d'argento una Canalis particolarmente scollata.

lunedì, ottobre 09, 2006

Abuso di posizione dominante



Ma una volta, non era Telecom a fare queste cose?

sabato, ottobre 07, 2006

Promozioni: verità e Marketing

Chi non ha sentito dell'iniziativa estiva di MediaWorld, in base alla quale, in caso di vittoria italiana dei Mondiali, gli acquirenti di un TV al plasma presso la catena sarebbero stati rimborsati?

La condizione per la vittoria si è avverata e alcune migliaia di tifosi, dopo quel rigore decisivo, hanno avuto un motivo in più per esultare in quella notte di luglio.

Cosa si nasconde dietro a questa promozione che, per come sono andate le cose, di primo acchito, può sembrare aver prosciugato le casse di MediaWorld?

Ne parla Antonio su Finanza Facile, in un articolo da non perdere.

venerdì, ottobre 06, 2006

How to build a brand



...and we're still working on it...

giovedì, ottobre 05, 2006

You Tube

Il famosissimo sito per il self-broadcasting, nato all'inizio del 2005, continua imperterrito la sua crescita inarrestabile. Attualmente serve oltre 100 milioni di video al giorno. Il sito è tempestato di Google Adsense, che sicuramente consentiranno degli introiti pubblicitari; due settimane fa c'è stato invece un accordo con la Time Warner che porterà, da un lato alla possibilità di fare broadcasting di contenuti sotto copyright della grande azienda multimediale, dall'altro di fare profit-sharing sulle inserzioni pubblicitarie che compariranno su tali contenuti. Ma, secondo i più scettici, tutto ciò non è ancora sufficiente a farne un business redditizio.

YouTube è una società ad azionariato privato, - finanziatasi con una dozzina di milioni di dollari provenienti dal venture capital - i cui costi operativi non sono noti. Ma uno dei suoi concorrenti ha stimato che YouTube spenda circa 2 milioni di dollari al mese solo per l'infrastruttura di rete (server + banda). La mia sensazione è che siamo di fronte a un'altra start up nata per essere rivenduta a cifre colossali. E poi fusa e/o integrata all'interno di un altro colosso, in modo che vi siano sinergie che portino a un risultato superiore alla somma delle singole parti. Un po' come è avvenuto l'anno scorso per Skype, ceduta dai suoi fondatori a eBay per una manciata di miliardi di dollari.

Altrimenti non si spiegherebbe perché negli ambienti finanziari e del venture capital hi tech vi sia tutto questo fermento per calcolare l'enterprise value di questa Google 2.

martedì, ottobre 03, 2006

Un nuovo blog da seguire

Seguendo il detto "festina lente" (affrettati con calma), che contraddistingue anche il suo ottimo lavoro svolto quotidinamente su ilMac.net, Marco Freccero ora gestisce anche un blog. Che negli ultimi giorni sta diventando di sicuro interesse per chi scrive sul web e per il web, con riflessione. Da bookmark :)

Link: http://marcofreccero.blogspot.com/