Net Sourcer

Il blog di Alessandro Palmisano



giovedì, settembre 27, 2007

L'anno nuovo comincia a settembre

Qui a Milano l'autunno, quello vero, è cominciato ieri. Nell'arco di 24 ore, la gente è passata dalle maniche corte alla giacchetta di pelle. Gli ombrelli che si aprono all'uscita della metro, le auto che spruzzano la gente che attraversa la strada.Mi trovo con Davide per un aperitivo dalle parti di Mac@Work, e il locale ha il WiFi, 3 MacBook, una manciata di PC e qualche neolaureato in festa.

Lui prende il suo treno verso Como e io con l'ombrello in mano mi ricordo di quanto sia comodo l'auricolare Bluetooth se ci sono news da Busto. Tante sono le cose da fare. Senza scordare che da lunedi devo ricordarmi di andare in Università ogni tanto, qualcuno che mi fa perdere tempo con un happy hour inconcludente o con delle e-mail idiote, c'è sempre. Il libro in fieri con Marco, nel limbo; "troppo avanti", il mercato non è ancora maturo per recepirlo. Ma noi non vogliamo farne un manuale tecnico per accontentare gli editori.

Settembre, più che gennaio, tempo di bilanci. Fuori l'acqua che va giù a catinelle, dentro io che penso come negli ultimi due anni, rispondere alla domanda "che cosa fai nella vita?" sia diventato un vero problema. Mentre scrivo queste righe, mi saluta Andrea in trasferta ad Avellino; la sua start-up merita, così come lui si merita i migliori auguri. La mia moleskine, di dati, date e parole, piena. Tra una cosa e l'altra, c'è stata anche una mia breve avventura in Deloitte... (privacy :)


Tutto scorre, le idee sono tante, il tempo non basta mai.

mercoledì, settembre 26, 2007

Facebolla

La segnalo, perché probabilmente sarà ricordata tra dieci anni come oggi ricordiamo la maxifusione da 350 miliardi di dollari, AOL-Time Warner, preludio dello scoppio della bolla.com, sette anni e mezzo fa.

Microsoft, pare stia prendendo in seria considerazione l'acquisto di una partecipazione del 5% in Facebook per 500 milioni $, un social network, al quale il gigante di Redmond attribuisce cosi' un valore totale di 10 billion dollars.


Due conti al volo. Facebook puo' attualmente contare su un traffico mensile pari a circa 60 miliardi di pagine viste. Cifra ragguardevole, ma guardiamo ai ricavi che genera. Per l'intero 2007, il fatturato dovrebbe essere attorno ai 100 milioni di dollari. In pratica si sta andando a pagare un sito web 2.0 la bellezza di cento volte il fatturato.

A titolo di paragone, eBay, quotata al Nasdaq ha un rapporto tra la capitalizzazione di mercato e i ricavi annui inferiore e a 9, mentre per Amazon questo parametro è appena pari a 3,5.

Ho ancora nell'orecchio il rumore delle mille bolle blu del Nasdaq che esplodono.

Etichette: ,

venerdì, settembre 14, 2007

USA: la corsa 2.0 alla Casa Bianca



Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, che avranno luogo tra circa un anno, passeranno alla storia per essere le prime nelle quali i candidati si sfideranno a suon di social network e strumenti offerti dal web 2.0.

L'ultima idea è quella di Barack Obama, candidato alla Stanza Ovale per il partito democratico, che fa uso di LinkedIn per chiedere direttamente agli imprenditori come potrà aiutarli se dovenisse divenire il nuovo leader degli USA.

Fonte: LinkedIn

PS: scoprire di essere "a solo due persone di distanza" da Obama grazie a LinkedIn (potrei arrivarci mediante una non meglio specificata conoscenza di Enrico), è stato davvero thrilling :)

Etichette: , ,

martedì, settembre 11, 2007

Un nuovo libro su Warren Buffet



Per i seguaci di Warren Buffet (e del relativo decalogo), segnalo l'uscita di un interessante libro. Che cosa ha permesso a Warren Buffett di avere sempre successo in un mercato complesso e pieno di insidie come quello azionario?

Quali sono i trucchi, i segreti e i principi di un businessman così geniale e atipico?

I due autori, attraverso l’analisi di 125 «sentenze» del loro guru, delineano una mentalità e una filosofia caratterizzate in primo luogo dalla capacità di andare sempre in direzione opposta al «gregge».

Ciò che conta per Buffett è investire i propri soldi in modo sicuro, comprando, al prezzo più vantaggioso possibile, società in grado di acquistare valore nel lungo periodo, che producano prodotti semplici e di largo consumo e siano gestite da manager in gamba.

L’importante, secondo il miliardario americano, è non dare ascolto alle «sirene» del mercato, e non farsi infinocchiare dai «maghi» di Wall Street: promettono grandi guadagni in poco tempo, ma in realtà vogliono solo speculare sui nostri soldi.

gli autori

Mary Buffett, ex nuora del miliardario americano, e David Clark, manager di portafoglio, hanno pubblicato numerosi volumi dedicati al miliardario americano.


Scheda libro

"I SEGRETI DI WARREN BUFFETT: Come avere successo negli affari evitando le trappole del mercato "

di Mary Buffett & David Clark

«I Draghi» / ISBN 978-88-7180-685-3 / pagg. 174 / euro 16,00 / www.lindau.it

lunedì, settembre 10, 2007

Prestito 2.0 - zopa.com

Ciò che è sicuro è che il web 2.0, pervaderà molti più aspetti della nostra vita di quanto possiamo immaginare. Si è parlato, di comunicazione, di musica, di video, di scrittura, di scrittura condivisa, ma il meglio deve ancora venire. E così come i blog stanno e avranno sempre più impatto sul modo di concepire il giornalismo, è probabile che anche le banche dovranno modificare il loro modelli di business per fronteggiare il sistema dei prestiti peer-to-peer. La rivoluzione passa attraverso Internet e viene dall’Inghilterra: Zopa.com è un sito, di una società regolarmente iscritta al registro britannico delle società finanziarie, in cui i risparmiatori che hanno capitali da investire possono prestarli senza troppi problemi a chi ne ha bisogno; in questo modo si taglia fuori, almeno in parte, l'attività di intermediazione bancaria o delle società finanziarie, con il vantaggio di tassi d’interesse migliori rispetto alle medie di mercato, sia per chi presta sia per chi riceve denaro. L’idea è venuta a tre fondatori di Egg, banca online britannica, con il proposito di creare una specie di Ebay in cui anziché prodotti, si compra e vende denaro.

Zopa è un acronimo che sta per "Zone Of Possible Agreement", ossia "Zona di possibile accordo", ed è un'idea a cui fanno capo i fondatori di della banca online inglese Egg: il loro scopo è quello di creare una sorta di eBay all'interno del qualche, anziché prodotti, si scambia denaro.
È un'evoluzione di quello che si chiama "prestito sociale", un sistema più antico delle banche stesse.

Ma come funziona la procedura? Dopo essersi iscritti (per ora il servizio è attivo solo nel Regno Unito), si può accedere al sistema di prestiti: si inserisce la somma desiderata (fino a un massimo di 15.000 sterline), il periodo di pagamento e si ottiene il rapido calcolo del tasso a debito applicato.

Al momento dell’iscrizione, la posizione finanziaria di chi domanda denaro, viene valutata, sulla base della documentazione richiesta, da Equifax, che stabilisce d’accordo con Zopa il livello di affidabilità. Più si è solvibili, minore sarà il tasso, e viceversa; anche qui torna in gioco la reputazione dell'utente.

Dall’altra parte chi è interessato a concedere denaro a prestito può optare per una somma tra 500 e 25.000 sterline, stabilendo il tasso e il tempo per la restituzione; a questo punto il prestatore entra in concorrenza con gli altri utenti interessati alla stessa attività. Da un lato abbiamo quindi la domanda di capitale, dall'altro l'offerta: dall'incontro tra le due, Zopa assicura che chi presta potrà ottenere un guadagno ben più alto di quello offerto dagli investimenti bancari, e chi riceve dovrà pagare interessi meno esosi. Chiaramente è previsto anche un guadagno per Zopa: a tutte le transazioni è addebitata una percentuale fissa, pari allo 0,5%.

Etichette: ,

martedì, settembre 04, 2007

La forza della parola

Citando Marco:

"Spesso si leggono in giro consigli e fior di post su quale software usare per creare un blog, o quale piattaforma usare. Un piccolo promemoria: quello che abbiamo da dire è più forte di qualunque tecnologia. Altrimenti, perché comunicare?"

lunedì, settembre 03, 2007

L'italietta dello sport

Corriere.it: "Quarantamila euro a settimana fanno centosessantamila euro al mese. Trecentoventi milioni delle vecchie lire. Escono dal conto corrente di un attaccante con un grande avvenire dietro le spalle, che ha l'abitudine di passare molte serate (non da solo) nella suite di uno degli alberghi a cinque stelle più lussuosi di Milano. L'episodio che ha convinto l'Inter che Adriano, 25 anni, 5,5 milioni d'ingaggio annuale..."


E intanto lo scalciapalle delle favelas ringrazia il popolo dei pirla, quello la cui rata del mutuo si alza, lo stipendio scende, ma che devono andare allo stadio, che si abbonano a Sky Sport, che fanno gli ultrà in nome di una cosa che in ogni modo la potete chiamare ma non sport.